GIORGIO CASARIN - POESIE

L'INCOGNITA

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Ho camminato in lungo e in largo
senza avere un piede fermo,
disperando lungo quel ponte
avrei voluto gettare nel fiume
il bottone rotto della mia giacca,
pur di vederlo affondare
nel silenzio del mio affondare.

Peccato sperare ancora,
stai giocando sull'altalena
mostrando a tutti i tuoi sottintesi.
I rumori non mi scortano i pensieri
non rompono il silenzio
e in un lieve fruscio di gonna
mi sei passata accanto;
gli aerei avrebbero potuto sbattersi
l"uno contro l"altro
che non me ne sarei accorto.

E' un giorno uguale ad un altro
eppure i polsi mi battono forte,
mi son seduto in sordina
per vedere l'orizzonte da un altro punto di vista
per riempire il mio senso disperato
di un fine settimana,
sparso con i segni dei tacchi sull'asfalto

Non ho cercato i sottintesi,
i cattivi pensieri mi disturbano,
avrei voluto tradire me stesso
e il ricordo di mio padre
pur di sentire bussare alla porta;
ma non sarai tu,
forse il corvo a battere i suoi colpi
appollaiato sui sette ricordi.

Non rialzando la testa
non ho più guardato le mie mani;
ho spento la luce
per capire se era poi così veramente buio.
NON TI MERITO PIU',
Non ti sopporto più,
non ti voglio più.
MA E' L"INCOGNITA CHE MI FA PAURA.
a dirmi di quanto sentirmi solo.